Ausilia Voci: Una soveratana in Svizzera
Nel 2012 decisi di intraprendere una nuova avventura, io, mio marito e la mia bambina di 1 anno e mezzo. Quanto coraggio ci vuole a prendere tutto e partire, lasciando a “casa” un pezzo di cuore… quel giorno non lo dimenticherò mai. Un misto di emozioni, un’esplosione dentro, che solo chi l’ha vissuto può capire, 1600 km circa mi dividono da casa, sì perché la Svizzera è stata la nostra meta di approdo, ma non eravamo che 3 delle tante migliaia di persone emigrate proprio qui.
La Svizzera paese di emigrati
Nel 2007 l’AIRE registrava 500.565 italiani in Svizzera, qualcosa come 261.000 nuclei familiari, regolarmente registrati, in prevalenza Siciliani, Abruzzesi, Pugliesi, ma anche Veneti ed Emiliani, e soprattutto CALABRESI. Negli ultimi 100 anni in migliaia son partiti, creando un forte legame tra le due realtà. A Wetzikon, un paese della Regione Zurigo, esiste infatti la più grande comunità di Badolatesi al mondo, tanto che nel 2011, sotto la guida dell’allora Sindaco Parretta, fu “sancito” un gemellaggio tra i due paesi.
Parlare il dialetto tra le vie del paese…
Niente di strano direte voi, finché non ti rendi conto che sei a 1600 km da casa tua e in un paese che parla, in teoria, un’altra lingua, non è stato facile ambientarsi. Le prime volte rimanevo un po’ meravigliata…EEE COMU JAMU…in Svizzera?! Dove si parla il tedesco?! Ebbene sì perché qui ho il mio piccolo pezzo di Calabria sempre vicino. Certo non potrà mai essere lo stesso, non c’è il profumo del mare! Ma cerco di accontentarmi lo stesso, prendere un caffè con i vicini parrandu “ù dialettu”,ha sicuramente un altro sapore e mi aiuta, anche se poco, a non sentire così tanto la mancanza della mia terra, perché noi Calabresi, si sa, la Calabria ce l’abbiamo impressa nel cuore!